Venezia 8 dicembre 2018 | Scuola Grande di San Marco
Concerto straordinario del Collegium Vocale Gent diretto da Philippe Herreweghe, per la prima volta a Venezia in occasione del 580° anniversario della Scuola Grande di San Marco (1438-2018).
L’iniziativa promossa e organizzata da Universalia e dal Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena, si svolgerà nella splendida sala rinascimentale del “Portego delle colonne” della Scuola Grande di San Marco (luogo mai utilizzato per eventi musicali) e vede in programma la raccolta dei madrigali a 5 voci Israelis Brünnlein (Le Fontane d’Israele), l’opus magnum del grande compositore della tradizione luterana Johann Hermann SCHEIN (1586-1630), illustre predecessore di J.S. Bach nel ruolo di Director Musicus di Lipsia.
Rimasta a lungo nell’oblio, l’opera di Schein è considerata uno dei monumenti del primo periodo del barocco tedesco, testimonianza esemplare del connubio stilistico musicale del mondo latino-cattolico e veneziano con quello luterano.
Occasione unica per ascoltarla a Venezia e in Italia con questo complesso musicale d’eccezione!
Biglietti online su VIVATICKET
Venezia 7–8 Giugno 2018 | Scuola Grande de San Marco
ARTE, FEDE, MEMORIA DEI LUOGHI STORICO-RELIGIOSI
Missione tra Origine e Rigenerazione
Queste Giornate di Studio, motivate da situazioni presenti a Venezia – in primis l’ex-convento Ss. Giovanni e Paolo, oggi Ospedale Civile – vengono offerte come un’occasione di riflessione, informazione e proposta sui beni storicoreligiosi che da oltre mille anni contrassegnano la vita europea, nelle loro varie vicende spirituali e secolari. La missione di questi edifici, pensati per le persone religiose, si può ancora ritrovare in un uso diverso? Come si esprimono questi luoghi quando ritornano a conoscere la loro prima funzione? Quali sono gli orientamenti formali e sostanziali di una loro buona rigenerazione?
Questi sono alcuni interrogativi che accompagnano gli incontri veneziani del 7 e 8 giugno 2018 e che si collegano a documenti internazionali come quelli del Forum Living Religious Heritage di Roma del 2003, la Dichiarazione di Xi’an del 2005, la Dichiarazione di Quebec del 2008, la Dichiarazione di Kiev del 2010 e ancora le ricerche in corso elaborate da comitati scientifici internazionali (UNESCO, ICOMOS, IUCN, ICCROM, PRERICO). Le riflessioni che su questo argomento nascono da queste Giornate di Venezia sono quindi di particolare significato, per il ruolo storico di ponte tra Oriente ed Occidente europeo della città lagunare.
Illustri relatori sia del mondo ecclesiastico che laico giungeranno da diversi paesi: Egitto, Irlanda, Italia, Serbia, Spagna, Svizzera, Russia, Turchia.
AVVISO PER GLI UDITORI
Per prenotare la partecipazione al convegno è fondamentale – entro il 25 maggio 2018 – inviare una richiesta scritta con i propri dati (nome, cognome, email, indirizzo, recapito telefonico) al fine di facilitare gli accrediti, alla Segreteria della Scuola Grande di San Marco: benistoricoreligiosi@scuolagrandesanmarco.it
L’ingresso è libero e gratuito
Milano | 24 Aprile 2018
Incontri commemorativi per il Genocidio degli Armeno:
La rappresentazione IL CANTO SPEZZATO di Ani Balian che si terrà sabato 21 aprile 2018 alle ore 20.30 presso la prestigiosa sede della sala Alessi di Palazzo Marino a Milano (piazza della Scala 2) ed evocativa del genocidio armeno, è stata pesantemente boicottata in modo da ritardare la divulgazione dell’informazione e svilirne la riuscita. Resta a noi contrastare queste meschine azioni di disturbo, partecipando alla serata e estendendo l’invito al maggior numero di persone per uno spettacolo di rara intensità emotiva reso particolarmente coinvolgente dalle capacità recitative e scenografiche di Ani Balian e dei suoi collaboratori Giacomo Piazza, Luca d’Addio, Tariel Bisharyan. Ci troviamo quindi sabato 21 in piazza della Scala al n 2 Palazzo Marino, lo spettacolo inizia alle ore 20,30. L’evento è gratuito ma siamo invitati a prenotarsi a: ilcantospezzato@gmail.com
Lunedi 23 aprile 2018 CESARE BALABAN parlerà sul tema
IL GENOCIDIO NEGATO
presso villa Truffino in via Berneschi a TRADATE.
Martedi 24 aprile a Milano
ore 11.00 presso la Chiesa Apostolica Armena di via Jommelli 30. Hayr Tovmà celebrerà la SS MESSA dedicata ai Martiri del Genocidio. Sua Eminenza l’Arcivescovo di Milano Mario Delpini onorerà con la sua presenza la Comunità e la Memoria della giornata.
Alle ore 15.00 ci ritroveremo per una preghiera e una benedizione presso il Khachkar eretto presso i giardini retrostanti la Basilica di Sant’Ambrogio mentre alle ore 19.30 presso la sala delle cerimonie di via Jommelli 30 verrà proiettato il film “The Cut- il padre- seguirà un rinfresco.
Siamo attesi numerosi ad onorare la giornata del 24 aprile!
Lettera del Sindaco di Milano
Locandina in pdf | Comunicato in pdf
Comunicato
Casa editrice Nova Charta e Casa Armena di Milano presentano:
IL RESTAURO DEL CODICE ARMENO
Casa Armena di Milano, mercoledì 21 marzo 2018 ore 18.30
La casa editrice Nova Charta, con il patrocinio dell’Unione degli Armeni d’Italia, presenta il restauro di uno dei testi più preziosi e rari conservati presso la Biblioteca Abbaziale della Congregazione Armena Mechitarista nel Monastero di San Lazzaro degli Armeni a Venezia: il codice frammentario Varkh Harants – Vite dei Padri.
L’opera, risalente alla fine del XV o XVI secolo, composta da cinque fogli miniati, è scritta in notragir (una delle principali forme di calligrafia medievale armena). Sarà illustrato il Quaderno di Restauro e il progetto di edizione in tiratura limitata del facsimile.
L’iniziativa si inserisce nel progetto Salviamo un codice attraverso il quale Nova Charta tramanda e divulga i valori dello studio e della lettura di opere antiche, scegliendo e restaurando codici di particolare importanza che altrimenti rimarrebbero confinati nei caveaux delle biblioteche.
Alla Casa Armena di Milano il 21 marzo alle 18.30, interverranno: in apertura Ani Martirosyan (pianoforte), e di seguito saluto di Minas Lourian, Presidente dell’Unione degli Armeni d’Italia, direttore del Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena di Venezia; Salviamo un Codice, Vittoria de Buzzaccarini, editore di Nova Charta; La Chiesa e la spiritualità armena, Alberto Peratoner, professore di Metafisica e Teologia filosofica presso la Facoltà Teologica del Triveneto-Padova; Presentazione del manoscritto e delle sue miniature, Anna Sirinian, professore di Cultura e Lingua armena presso l’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna; coordinerà l’incontro Pier Luigi Vercesi, inviato del Corriere della Sera.
“Nel 2015, in occasione del centenario dell’eccidio – racconta Vittoria de Buzzaccarini – visitai la biblioteca del monastero mechitarista dell’isola di San Lazzaro degli Armeni. Per ricordare una cultura millenaria che non è valorizzata e conosciuta come merita, decisi di inserire il restauro, il commentario e il facsimile del manoscritto Varkh Harants all’interno del progetto “Salviamo un Codice”. Una scelta che coincide anche con il trecentesimo anniversario dell’arrivo a Venezia di Mechitar di Sebaste (al secolo Petros Manuk, 1676-1749), monaco cristiano Armeno, che fondò la Congregazione Monastica Mechitarista nell’isola a lui donata dalla Serenissima Repubblica”.
Venezia – Milano, 14 marzo 2018 | Ufficio stampa Nova Charta: M.A. Orefice 348-2526490, marioanton.orefice@novacharta.it
IL MANOSCRITTO Vite dei Padri
Il manoscritto 1922/1680 della Biblioteca dei Padri Mechitaristi di San Lazzaro a Venezia (d’ora in poi V1922), le cui miniature, grazie al recente restauro, sono state restituite al loro originario splendore, si compone di soli cinque fogli cartacei che furono asportati da uno stesso codice, poi andato probabilmente perduto, contenente una raccolta di Vite dei Padri del deserto in armeno semplicemente Vark’ Haranc’, Vite dei Padri. E’, questa, una fortunatissima collezione di testi che, modificandosi di volta in volta nelle varie aree, ha attraversato l’Oriente e l’Occidente cristiano rappresentando la fonte principale sulla spiritualità di quel monachesimo primitivo, tanto cenobitico quanto soprattutto anacoretico, che era nato nei centri e nei deserti della Siria, della Palestina e dell’Egitto a partire dal III-IV secolo dopo Cristo.
Questi preziosi fogli miniati furono portati a San Lazzaro dal padre Nerses Sargisean (1800-1866) al ritorno da un viaggio in Armenia compiuto negli anni 1846-1852. Per facilità di trasporto, i fogli furono piegati in quattro e inseriti all’interno di un altro manoscritto. Il primo foglio del manoscritto si apre con l’ultima pagina del testo della Vita del principe “bizantino” Nerseh, che rinuncia a tutti gli agi della sua condizione per recarsi in Egitto e unirsi ai monaci di sant’Antonio Abate. Seguono: una pagina su due colonne, quella di sinistra occupata dal ritratto di un anonimo principe “bizantino” che, come il precedente, fugge dalla corte per scegliere una vita di estrema povertà ; in quella di destra si legge invece l’inizio della sua agiografia; nel secondo foglio, due episodi riguardanti l’anacoreta egiziano Pafnuzio, con una miniatura a piena pagina che mostra Pafnuzio nell’atto di congedarsi da quattro anziani monaci; nel terzo foglio la Vita di san Macario l’Egiziano, con una miniatura che ha per soggetto la guarigione di un leoncino cieco da parte degli anacoreti Macario e Marco, e un testo che mette l’accento sul rigore estremo delle pratiche di vita del religioso; nel quarto foglio una miniatura con sei monaci alla ricerca del Paradiso terrestre se la Vita di san Macario di Roma; nel quinto foglio una pagina interamente occupata dalla miniatura illustrante la visita del vescovo Teofilo a Pambo, e sul verso una miniatura a piena pagina di Pambo e i suoi discepoli.
25-26 Novembre, 2017 | Venezia
Programma del corso in dettaglio
Duduk workshopdetailed program
07-31 settembre 2017 | Mostra ed eventi a Venezia
Invito | Programma – it | Program – eng
19 luglio 2017 – Concerto in Casa Armena | Milano
Lasciatevi trasportare dalle antiche melodie di Ansahman e uscirete da questa serata inebriati da una commistione di rimandi nostalgici .
Mercoledì 19 Luglio 2017 avrete il piacere di poter ascoltare presso la Casa Armena di Milano questo interessante duo composto dalla cantante armeno-statunitense Anaïs Tekerian (membro del noto trio a cappella Zulal) e dalla chitarrista triestina Anna Garano.
Tutto è nato da un loro incontro fortuito a New York, qualche anno fa , durante il quale hanno scoperto di condividere la passione per il patrimonio musicale armeno desiderando dargli voce. Tale desiderio si è concretizzato lo scorso anno con la pubblicazione per la prestigiosa etichetta Fonè dell’omonimo cd “Ansahman” (che in armeno significa “illimitato”), dedicato da Anna e Anais “alla memoria di coloro che, cent’anni fa, si persero nel genocidio, ma anche a chi, ovunque nel mondo, si trova lontano da casa, lontano dalle proprie amate fontane, vivendo vite “piene di tempeste…” (*dalle note di copertina).
Avrete la possibilità di sentire melodie tradizionali armene arrangiate in modo inedito per voce e chitarra flamenca sentendovi cullati da una dolce magia melodica.
Anna ed Anaïs si sono esibite negli Stati Uniti e in altre città europee, sarà dunque un gran privilegio poterle avere a Milano presso la centralissima Casa Armena, sempre pronta ad accogliere iniziative musicali e culturali di livello.
http://www.ansahman.com/
Contattare Segreteria UAI
Vi aspettiamo il 19 Luglio alle 21 al 3° piano di Piazza Velasca 4, a Milano!!!
L’iniziativa dell’Unione degli Armeni d’Italia, ospitata gentilmente dalla Casa Armena è stata coordinata da Gayané Khodaveerdi, a cui va il nostro sincero ringraziamento.
20 aprile 2017
23 febbraio 2017
26 gennaio 2017
L’Ambasciata della Repubblica d’Armenia in Italia è lieta di segnalarvi, in occasione della Giornata della Giornata, l’incontro “Dalla memoria della Shoah ai Giusti del nostro tempo. Una legge per ricordare il bene”, organizzato da Gariwo e dall’on. Milena Santerini.
L’appuntamento è per giovedì 26 gennaio alle ore 14.30 presso la Sala del Mappamondo di Palazzo Montecitorio
Con i saluti di Marina Sereni – Vice Presidente della Camera dei Deputati; Noemi Di Segni – Presidente UCEI – Unione Comunità Ebraiche Italiane; Victoria Bagdassarian – Ambasciatrice della Repubblica d’Armenia; Emanuele Fiano – Deputato, Capogruppo PD Commissione Affari Costituzionali; Gabriele Nissim – Presidente Gariwo, la foresta dei Giusti. Introduce Milena Santerini – Deputata Democrazia solidale – CD, Presidente Alleanza Parlamentare contro l’intolleranza e il razzismo del Consiglio d’Europa. Modera Antonio Ferrari – Editorialista Corriere della Sera.
Seguiranno gli interventi di Emilio Barbarani – già Ambasciatore a Santiago del Cile; Stefano Levi Della Torre – Saggista; Giorgio Mortara – Vice Presidente UCEI; Françoise Kankindi – Presidente Bene Rwanda.
Per partecipare è necessario accreditarsi scrivendo a: teresa.marotta@camera.it Obbligo di giacca per gli uomini
25 novembre 2016 | Venezia
Presentazione e proiezione del film Il Colore del Melograno di Sergej Paradjanov
25 Novembre h. 18.00 | Loggia del Temanza, Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena | Dorsoduro 1602 (Corte Zappa), Venezia
Finissage della mostra personale di Tatiana Daniliyants | I DONI DI VENEZIA PER SERGEJ PARADJANOV
27 Novembre h. 17.00 | VeniceinaBottle, Castello 1794
In occasione del finissage della mostra “The Gifts of Venice to Sergej Paradjanov”, VeniceArtFactory insieme al Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena presentano un incontro dedicato ad omaggiare la figura dell’intellettuale e regista Sergej Paradjanov, che ha ispirato il progetto espositivo di Tatiana Daniliyants.
Ospitato presso la Biblioteca Zenobiana del Temanza sede del Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena, l’incontro inizierà con i saluti del direttore Minas Lourian e Francesca Giubilei (curatrice e direttrice dello spazio espositivo VeniceInaBottle e VeniceArtfactory).
Precederanno la proiezione del film “Il Colore del Melograno” (Sayat-Nova), gli interventi di Tatiana Daniliyants (artista, regista, poeta), Roberto Ellero (critico cinematografico) e Paola Mildonian (docente di Letterature comparate, autrice di numerosi studi sulle relazioni linguistiche e letterarie tra Oriente e Occidente e traduttrice del Canzoniere armeno di Sayat-Nova).
Il giorno 27 novembre presso lo spazio espositivo VeniceinaBottle si concluderà ufficialmente il lungo itinerario percorso dalla mostra personale di Tatiana Daniliyants “The Gifts of Venice to Sergej Paradjanov”.
IL FILM: Il Colore del Melograno (Sayat-Nova)
Presentazione e proiezione: 25 novembre ore 18.00, Loggia del Temanza, Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena, Dorsoduro 1602 (Corte Zappa)
Il film è la biografia di Sayat Nova, poeta armeno del XVIII secolo. La sua vita non è qui raccontata in maniera tradizionale, bensì attraverso dei tableaux che ne rievocano in maniera metaforica e surreale le varie fasi: ricordi, illuminazioni metafisiche, pantomime, simboli religiosi del folklore caucasico. A cavallo tra l’arte dell’occidente cristiano e quella dell’oriente islamico. Il film fu bandito dall’Urss, costò al visionario regista sette anni di prigionia, ma segnò il film di poesia per sempre.
Posti limitati – si prega di prenotare all’indirizzo: segreteria@centrostudiarmeni.it LA MOSTRA: The Gifts of Venice to Sergej Paradjanov
Finissage: 27 novembre a partire dalle ore 17.00, Veniceinabottle, Castello 1794
La mostra comprende un’opera composita con vetro di Murano e tessuti veneziani Bevilacqua, un video con interviste a veneziani di origine armena che ricordano i loro incontri con Paradjanov (Levon Zekiyan e Baykar Sivalziyan) e alcuni collage fotografici tematici dove l’artista “cita” l’approccio sperimentale all’arte di Paradjanov, miscelando tecniche e materiali differenti.
La mostra è stata presentata anche al Museo d’Arte Moderna a Yerevan, in Armenia (2014), al Museo Statale di Architettura intitolato a Schusev a Mosca (2015), al Museo Statale di Belle Arti di Ekaterinburg e al Museo di Storia Nazionale presso la capitale della Georgia, Tbilisi.
11.13 novembre 2016
Si svolge a Roma il Congresso internazionale Damasco prisma di speranze presso il Pontificio Istituto Orientale nei giorni 11-13 novembre, nel quadro delle iniziative per il centenario della fondazione dell’Istituto. Al convegno parteciperanno, tra gli altri, S.S. Aram I (catholicosato della Grande Casa di Cilicia); S.E.R. Mons. Levon Boghos Zekiyan e S.E. Mikayel Minasyan, Ambasciatore della Repubblica Armena presso la Santa Sede e lo S.M.O.M.
9-13 novembre 2016
La Casa di Cristallo insieme con Nairi onlus di Padova, è lieta di invitarvi al DESSARAN FESTIVAL | settimana della cultura armena che si svolgerà a Padova dal 9 al 13 novembre 2016 | L’evento, patrocinato dal Comune di Padova e da Padova incontro della cultura e realizzato in collaborazione con il Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena, con ItaliArmenia e con la Scuola di musica Gershwin, consiste in una serie di eventi dedicati alla cultura armena, tra i quali l’atteso concerto della Corale armena AKN di Parigi |Segue il programma dettagliato degli eventi.
Vi aspettiamo numerosi!
Antonia Arslan Dessaran Settimana cultura armena
10 novembre 2016 Presentazione
7-9 novembre 2016
Nei giorni 7-9 novembre si terrà il VII Dies Academicus della Classis Orientalis dell’Accademia Ambrosiana, in memoria di Khaled al-Asaad. La III sessione (martedì 8 novembre – mattina) sarà dedicata al tema : Armenia crocevia di testi, lingue, culture e saperi con interventi di Abraham Terian, Valentina Calzolari, Paola Mildonian e Moreno Morani | Seguono le locandine dell’evento:
15 ottobre 2016
“Un viaggio in Armenia”, di Luigi Vigliotti, è il titolo della mostra fotografica che Spaziogmarte inaugura sabato 15 ottobre alle ore 16,00. Il progetto raccoglie una serie di fotografie scattate in più anni e durante differenti viaggi nei territori al confine fra la Turchia, Caucaso ed Iran e, nella sua interezza, s’intitola “Ricordi d’Armenia”. Vigliotti è un geologo che vive a Bologna e che ama, nei suoi viaggi, spingersi alla scoperta anche di luoghi poco accessibili, varcando aree lontane dai percorsi turistici, a volte quasi dimenticate dal tempo seppure ancora presenti con proprie popolazioni e culture…
12-14 ottobre 2016
Il Conservatorio “Lucio Campiani” Campiani l’Istituto Superiore “Carlo D’Arco e Isabella D’Este” sono lieti di invitarLa alla rassegna IL GENOCIDIO DEGLI ARMENI STORIA, NARRAZIONE, MUSICA SUL METZ YEGHÈRN preludio al progetto Settimana della Memoria 2017
Ingresso libero per la cittadinanza a tutti gli eventi
L’iniziativa si colloca nel contesto di una riflessione che da diversi anni il Liceo e il Conservatorio promuovono sul tema della Shoah e più ampiamente sui genocidi del Novecento; quello armeno può di fatto essere considerato il primo drammatico genocidio dell’età contemporanea, che anticipa per alcuni versi la Shoah. La rassegna Il genocidio degli armeni. Storia, narrazione e musica sul Metz Yeghèrn costituisce una sorta di preludio alle celebrazioni della Settimana della Memoria 2017.
La conferenza vedrà come relatori la scrittrice di origini armene Antonia Arslan e lo storico Marcello Flores in un dialogo a due voci sullo sterminio degli armeni tra storia e narrazione. Antonia Arslan, nella sua trilogia “La masseria delle allodole”, “La strada per Smirne” e “Il rumore delle perle di legno”, intreccia ricordi di famiglia e storia del Metz Yeghèrn. Marcello Flores, nel suo saggio Il genocidio degli armeni, ripartendo dalla storia ottocentesca dell’Impero ottomano e dei rapporti tra turchi, armeni e curdi, ricostruisce le radici storiche degli eventi del 1915. Al termine di entrambe le conferenze verranno eseguite musiche della tradizione armena di Padre Komitas, religioso, musicista e compositore, insigne etnomusicologo autore della più grande raccolta di musiche popolari e religiose della tradizione armena; salvatosi dal genocidio morirà pazzo a Parigi dopo aver visto impotente gli orrori dello sterminio del suo popolo e distrutta buona parte del suo lavoro etnomusicologico. Protagonisti il soprano Elena Guerreschi e il flautista Daniele Braghini, accompagnati al pianoforte da Luca Colombarolli eseguiranno liriche per canto e pianoforte ed una sonata per flauto e pianoforte. E’ doveroso un ringraziamento al Dott. Minas Lourian di Venezia, Presidente dell’Unione armeni d’Italia che ha messo a disposizione del progetto le introvabili musiche di Padre Komitas.
Riceviamo e pubblichiamo con piacere le locandine riguardanti le prossime attività relative al progetto Armenia Amica che si svolgeranno a Treviso:
20.10.2016 film “La masseria delle allodole” Teatro sant’Anna S, Maria del Rovere | 28.10.2016 “Musica e poesie” all’Auditorium Stefanini | 09.11.2016 film “Mayrig” Teatro sant’Anna S, Maria del Rovere | 16.11.2016 film “588 Rue Paradis” Teatro sant’Anna S, Maria del Rovere | 23.11.2016 film “Il padre” Teatro sant’Anna S, Maria del Rovere. Per ulteriori informazioni consultare il sito: www.italiarmenia.it Pieghevole poesie e musica | Pieghevole Rassegna Cine e poesia
29 settembre 2016
Conversano, Giovedì 29 settembre 2016, alle ore 18,00, nella sala convegni dell’ex monastero di San Benedetto, su iniziativa del Centro Ricerche di Storia ed Arte, nell’ambito della Celebrazione dell’anniversario del genocidio armeno, il chiar.mo Prof. Domenico Cofano, dell’Università degli studi di Foggia e Direttore dell’Archivio storico “Hrand Nazariantz” del Centro ricerche, presenterà i volumi “Il genocidio armeno | una memoria pugliese, un progetto per il futuro” di Luigi Antonio Fino e “Hrand Nazariantz | Poeta armeno esule a Conversano” di Giuseppe Lo vecchio. Interverranno Giuseppe Lovascio, Sindaco di Conversano, Francesco Tateo, Professore emerito dell’Università degli Studi di Bari, e Rupen Timurian, Rappresentante dell’UAI (Unione degli Armeni di Puglia). Coordinerà Matteo Lorusso del Centro Ricerche. L’obiettivo primario dell’iniziativa è quello di coinvolgere il mondo della scuola al fine di sensibilizzare a questa tematica le nuove generazioni. Questa iniziativa ha inoltre la finalità di far conoscere l’Archivio storico “Hrand Nazariantz” del Centro Ricerche, vincolato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali in ragione dell’indubbio interesse che esso riveste per gli studi della letteratura italiana del Novecento, ai sensi del D.P.R. 30.9.1963, n. 1409, ex art. 36 (n. 2 Notifiche: del 13.11.1985 e del 26.09.1992)
21 settembre 2016 HAY DUN | CASA ARMENA
Cari Soci ed amici in occasione del 25′ Anniversario della Repubblica d’Armenia Vi invitiamo al Ricevimento Consolare da parte del nostro Console Onorario dott. Pietro Kuciukian e all’ Apertura dell’Anno Sociale 2016-2017 di Casa Armena – Hay Dun, Mercoledi’ 21 settembre alle 18.30 | Avremo l’onore di conoscere l’Ambasciatrice della Repubblica Armena in Italia S.E. Victoria Bagdassarian
Alle 18.30 Saluti di benvenuto al Corpo Consolare del Console Onorario Pietro Kuciukian | Saluti di benvenuto e Apertura Anno Sociale di Casa Armena – Hay Dun del presidente Marina Mavian | Alle 19.00 Discorso dell’ Ambasciatrice della Repubblica d’ Armenia in Italia, S.E. Victoria Bagdassarian
Dopo il rinfresco, alle 20.30 Concerto del prestigioso “Ensemble de la Paix” che eseguira’ brani di Komitas e Gurdjieff
Programma in dettaglio: 21 settembre 2016 | concerto 21 settembre | Ensemble de la Paix
21 settembre 2016
Cari amici, vi invitiamo a partecipare gratuitamente alla presentazione del Corso di Danze dal Mondo (armene, greche, italiane, russe, polacche e gitane) dell’artista armena Sona Hakobyan, che avrà luogo mercoledì 21 settembre alle ore 18.30 in via Palermo 28 | Associazione della Comunità Armena di Roma e del Lazio www.assoarmeni-romalazio.blogspot.com
6-7 maggio 2016 PALABRA – programma/it | program/eng | Locandina/Poster pdf
30 aprile – 15 maggio 2016 Programma dettagliato in pdf
10 maggio 2016 Caucaso – pdf
28 aprile 2016
16 aprile 2016
6 aprile 2016 | ore 18 | Sala Silentium – vicolo Bolognetti, 2 – Bologna Armeni: la storia di un popolo, la difesa della memoria
Saluti: Milena Naldi, Presidente del Quartiere San Vitale | Luca Alessandrini, Direttore dell’Istituto per la Storia e le Memorie del 900 “Ferruccio Parri” | Mauria Bergonzini, Coordinatrice delle donne Anpi di Bologna | Relatori: Anna Sirinian, Università di Bologna – “Armenia una cultura plurimillenaria” | Alberto Melloni, Fondazione per le Scienze Religiose “Giovanni XXIII” – “La questione armena nella documentazione pontificia” | Baykar Sivazliyan, Univ. Statale di Milano – “La Memoria della rinascita: il Genocidio e la Diaspora Moderna” | Coordina: Anna Cocci Grifoni, Consigliera del Quartiere San Vitale
22-24 marzo 2016
Milano – Teatro Sala Fontana , Via G.A. Boltraffio 21
E’ in scena dal 22 al 24 marzo 2016, al Teatro Sala Fontana di Milano, SDD – Shakespeare Dead Dreams, co-produzione italo-armena tra Versiliadanza e lo Small Theatre/NCA, un lavoro firmato dal giovane regista armeno Vahan Badalyan considerato oggi il miglior protagonista della scena teatrale armena e appena insignito del Premio Artavazd (corrispondente al nostro premio UBU) e dalla coreografa Angela Torriani Evangelisti.
SDD – Shakespeare Dead Dreams si ispira a quattro capolavori di William Shakespeare – Amleto, Otello, Macbeth e Re Lear – e porta in scena l’universo femminile e il suo specchio: Desdemona e Otello, Lady Macbeth e Macbeth, Cordelia e Re Lear, Ofelia e Amleto.
Nel teatro del grande drammaturgo inglese viene infatti spesso indagata la figura femminile quale elemento centrale delle narrazioni e Shakespeare ha dato vita ad alcuni dei più famosi personaggi della storia, basti pensare a Lady Macbeth, Ofelia, Desdemona e Giulietta. Donne forti e malvagie, fragili e buone, romantiche ed innamorate, pazze d’odio e matte per amore: ogni personaggio gioca un ruolo ben preciso in ogni opera. Il carattere di ogni donna è rapportato al contesto e alle situazioni in cui si viene a trovare, e in base a questi ulteriori elementi assume ogni volta una luce nuova: non ci sono stereotipi, maschere, la natura della donna è espressa in tutta la sua profondità, nelle sue mille sfaccettature, nelle sue certezze, nelle sue contraddizioni. Gli stessi protagonisti maschili daranno le proprie impressioni e definizioni. Otello dirà “fragilità, il tuo nome è donna!”, nel Re Lear “uno spirito deforme è meno orribile nel diavolo che in una donna”.
Nello spettacolo SDD Shakespeare Dead Dreams il regista armeno Vahan Badalyan in collaborazione con la coreografa italiana Angela Torriani Evangelisti presenta una galleria di personaggi Shakespeariani attraverso i linguaggi del teatro e della danza. SDD è un viaggio polifonico e surreale nei quattro drammi di Shakespeare e gioca tra vari parallelismi delle figure principali. La composizione dei diversi quadri esalta la tavolozza dei colori intensi della natura umana e della sua affettività, appassionatamente e algidamente portate in scena dai tre interpreti in scena: Arsen Khachatryan, Leonardo Diana e Angela Torriani Evangelisti. I colori tenui e pastello si sviluppano gradualmente nel tessuto scarlatto della disperazione, delle decisioni fatali, della passione e della morte.
23 marzo 2016
Incontro dal titolo “IDENTITÀ ERRANTI E DIVERSITÀ PERSEGUITATE SUL FILO DELLA MEMORIA” che si terrà il prossimo 23 marzo nella sede della Dante Alighieri di Roma e che vedrà presenti i seguenti relatori per i saluti istituzionali: Alessandro Masi, Segretario Generale della Società Dante Alighieri | Stefania Del Bravo, Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO | Sargis Ghazaryan, Ambasciatore della Repubblica d’Armenia in Italia – Intervengono: Pietro Neglie, docente di Storia Contemporanea dell’Università di Trieste | Antonia Arslan, scrittrice italiana di origine armena | Fariborz Kamkari, regista iraniano di origine curda.
Invito IDENTITÀ ERRANTI E DIVERSITÀ PERSEGUITATE
16-17 febbraio 2016 | Presentazione/proiezione di un documentario sui profughi siriani in Libano, del regista Nigol Bezjian a Fiesole-Firenze e conferenza sul suo documentario dedicato all’unico orfanotrofio turco di orfani armeni sopravvissuti al genocidio, basato su studi di storici armeni e turchi (vedi dettagli in inglese).
Thank you Ladies and Gentlemen
Synopsis | Nigol Bezjian deliberately avoids violence, bloodshed, bombs, horrific images, politics, statistics, manipulated TV reports and superficial journalism that have become more of a curse than a blessing attached to the complex Syrian conflict. Instead the film takes a poetic look at the daily life of Syrian refugees who have found themselves in the peaceful and depoliticized camps; in the Western Bekaa valley of Lebanon, where refugees have started a new life with hopes of peace and desire of returning to their steads. The film depicts a full day from sunrise to sunset in the camps where the minute becomes enormous through the lens of the filmmaker.
Nigol Bezjian was Born in Aleppo, Syria, and lived and worked in many countries. He is a graduate of cinema studies from School of Visual Arts and UCLA. He has made many films and won awards from prestigious international film festivals. He is a senior TV producer in the Middle East. An artist as well as a filmmaker, Nigol Bezijian participated at the Venice Biennale 2015; together with the other Armenian artists and curator of the Armenian National Pavilion, he has received the Golden Lion. For more information, please see: http://www.armenity.net/
The Department of History and Civilization is pleased to announce the lecture After this Day | Armenian and Turkish historians on the Aintoura orphanage for Armenian genocide orphans by Nigol Bezijan (Filmmaker) and Suzan Meryem Rosita Kalayci (EUI) | Discussant: Alexander Etkind (EUI) | Wednesday, 17 February 10:00 | Sala Europa, Villa Schifanoia
Abstract: Aintoura was the only Turkish orphanage for Armenian genocide orphans and was located in a small hill-side village close to Beirut. This orphanage played an important – yet unknown – role in the Turkification of mostly Armenian (genocide) orphans during the years 1916-1918. Tellingly nicknamed the ‘orphanage from hell’, Aintoura fell under the directorship of Halide Edib Adivar, in 1916. Adivar, nowadays celebrated as the first Turkish feminist, tried to bring peace and order into the orphanage with the help of the educational methods of a certain Italian educationalist called Maria Montessori. From Adivar’s memoirs we learn that while the majority of children living at the orphanage were Armenians, the orphanage also opened its doors to Kurdish and Turkish orphans, a fact that lent itself to inter-racial conflict in their everyday lives. Memories of the still raging war were acted out in the playground and the orphaned children formed violent gangs along racial lines.
As filmmakers and historians, we all want to tell a story. Often our work intersects and beautiful coincidences happen. In our talk we want to explore different aspects of the Aintoura orphanage but also hope to engage in a discussion about what it meant for us to come together and shed light on this long-forgotten orphanage. Nigol Bezjian’s film After this Day tells the story of how Armenian and Turkish historians came together and discussed Aintoura in its historical terms. Suzan Meryem Rosita Kalayci was one of the historians from the Turkish side interviewed for the film.
Everybody is welcome to attend but please register with Laura Borgese: laura.borghese@eui.eu
Trezzano SN (Milano), marzo 2016 – Grande successo di pubblico per la serata organizzata dalla Pro Loco di Trezzano Sul Naviglio (Milano) in collaborazione con l’Unione degli armeni d’Italia il 27 febbraio scorso dal titolo “Il genocidio dimenticato di un popolo”. La serata ha visto l’intervento di apertura del sindaco, Fabio Bottero, che si è impegnato a portare in Consiglio comunale una mozione sul riconoscimento del genocidio, seguito da Baykar Sivazliyan, presidente dell’UAI e dall’ingegner Garen Kokciyan, che ha tenuto una lunga lezione molto partecipata sulla storia dell’Armenia, i suoi legami con l’Italia, fino agli anni drammatici del genocidio. In conclusione, l’intervento dello scrittore armeno Cesar Balaban. Intermezzi lirici con letture di brani e poesie armene ed esibizione di danze tradizionali.
Ecco alcune immagini:
25 febbraio, ore 17.00 | Palazzo Isimbardi | via Vivaio 1, Milano
L’Unione armeni d’Italia è lieta di invitare la S.V al dibattito Turchia nella Nato: alleati sì, ma a quale prezzo? Dal genocidio del popolo armeno alla questione curda, dal ruolo nella guerra civile in Siria, agli appetiti sui territori ex ottomani. L’ambigua politica del Paese che bussa alle porte dell’Europa
Ne discutono: Baykar Sivazliyan, docente di Lingua e Letteratura armena Università Statale di Milano | Fausto Biloslavo, reporter di guerra | Luca Bernardini, storico ed esperto di minoranze Università Statale di Milano Modera: Riccardo Pelliccetti, caporedattore del Giornale
Info: Silvia Paterlini – Unione armeni d’Italia stampa.unionearmeni@gmail.com | cell.: 366 6873 416
Secondo incontro organizzato dall’Unione armeni d’Italia a Palazzo Isimbardi per riflettere sulla situazione in Medio Oriente | “Turchia nella Nato: alleati sì, ma a quale prezzo? Dal genocidio del popolo armeno alla questione curda, dal ruolo nella guerra civile in Siria agli appetiti sui territori ex ottomani: l’ambigua politica del Paese che bussa alle porte dell’Europa”. Se n’è discusso giovedì 25 febbraio a Palazzo Isimbardi, sede istituzionale della Città metropolitana di Milano, in un incontro organizzato dall’Unione armeni d’Italia. Sono intervenuti Baykar Sivazliyan, docente di Lingua e Letteratura armena alla Statale di Milano e presidente dell’Unione armeni d’Italia, Fausto Biloslavo, inviato speciale del Giornale, Luca Bernardini, storico ed esperto di minoranze alla Statale di Milano. Moderatore, Matteo Carnieletto Ilgiornale.it.
28 gennaio 2016 | ore 17:30 | Università Statale di Milano
13 gennaio 2016 alle ore 19 LINDA DORIGO, ANDREA MILLUZZI: RIFUGIO – CHRISTIANS OF THE MIDDLE EAST presentazione e booksigning
L’antichità del Cristianesimo giace dal monte Libano alle valli delle pendici iraniane del monte Ararat. Sin dall’antichità le valli e i monti sono serviti da rifugio per le comunità monastiche e coloro che erano in cerca di solitudine. In tempi moderni si stima che siano circa 12 milioni i cristiani in Medio Oriente, ma solo pochi sono rimasti a vivere nella regione a causa del fondamentalismo religioso e delle persecuzioni. Milioni di cristiani sono emigrati in Nord America, Europa e Australia.
Rifugio – Christians of the Middle East è il primo libro della fotogiornalista Linda Dorigo, realizzato insieme al giornalista Andrea Milluzzi e uscito per la casa editrice olandese Schilt Publishing.
Fino al 9 marzo è possibile visitare la mostra di questo progetto presso Villa Manin
L’appuntamento è per mercoledì 13 gennaio alle ore 19 Micamera – via Medardo Rosso, 19 – 20159 Milano www.micamera.com (libreria) www.micamera.it (corsi, eventi, mostre) tel. +39 02 45481569 per arrivare: metrò lilla, fermata Isola + 5 minuti a piedi metrò verde, fermata Garibaldi (uscita via Pepe) + 5 minuti a piedi metrò giallo, fermata Zara + 10 minuti a piedi
9 dicembre 2015 | ore 17.30 | Palazzo Isimbardi, Corso Monforte, 35 Milano | presentazione libro “Storie e Leggende del Popolo Curdo”, di Baykar Sivazliyan (TARKA, 2015) Invito
6 dicembre 2015 | Serata per l’Armenia. “Armeni in Iran. Arte, architettura e Cristianità” | Sala di Santa Cecilia, Basilica di Santa Cecilia
30 novembre 2015 – Teatro La Fenice | Venezia
Hespèrion XXI diretto da Jordi Savall con “Spirito d’Armenia” apre la Stagione di Musica da Camera 2015-2016 della Società Veneziana di Concerti, lunedì 30 novembre 2015, alle ore 20.00 al Teatro La Fenice. Serata organizzata in collaborazione del Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena.
Jordi Savall – Spirito d’Armenia – La Fenice
25 novembre – 1 dicembre 2015
Trittico armeno alla Società del Quartetto di Milano, con un concerto della Hespèrion XXI diretto da Jordi Savall
24 novembre 2015 | ore 17.00
Biblioteca Zenobiana del Temanza | sede del Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena | Venezia
Presentazione del libro di Hasan Cemal, 1915: Genocidio Armeno, pubblicato di recente dall’Editore Guerini di Milano è un libro importante e sino a poco tempo fa inimmaginabile. Il suo autore Hasan Cemal, giornalista e scrittore turco, è infatti il nipote del triumviro Cemal Paşa, uno dei principali responsabili del genocidio. Questo libro è il racconto di una sofferta presa di coscienza della realtà del genocidio armeno e dell’importanza del suo riconoscimento come momento fondamentale della crescita culturale e morale della Turchia.
Info su pagina Facebook del Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena
21 novembre 2015
PONTIFICIO ISTITUTO ORIENTALE | Presentazione ufficiale dell’opera documentale “LA QUESTIONE ARMENA” A cura di Georges-Henri Ruyssen, SJ, che si terrà sabato 21 novembre 2015 alle ore 16:30 presso il Pontificio Istituto Orientale.
Una coedizione Edizioni Orientalia Christiana & Valore Italiano™ Lilamé™
Indirizzo di saluto del Rettore del Pontificio Istituto Orientale P. David E. Nazar, SJ Presiede P. Cesare Giraudo, SJ
Intervengono: E. R. Mons. Boghos Levon Zekiyan (Arcivescovo di Istanbul degli Armeni) | E. R. Mons. Cyril Vasil’, SJ (Segretario della Congregazione per le Chiese Orientali) | Prof. Andrea Riccardi (Fondatore della Comunità di Sant’Egidio) | S. E. Sign. Mikayel Minasyan (Ambasciatore della Repubblica d’Armenia presso la Santa Sede e lo SMOM) | P. Georges-Henri Ruyssen, SJ (Curatore dell’opera) | Dr. Mario Pirolli (Editore di Valore Italiano™ – Lilamé™) | P. Dertad Bazikyan (Intermezzo musicale)
Seguirà rinfresco Link al Depliant e alla Locandina: http://goo.gl/kgxWfS – http://goo.gl/E8ET9F
Il curatore dell’opera, Georges-Henri Ruyssen SJ, è un gesuita belga, nato nel 1967, insegna al Pontificio Istituto Orientale (Roma) e al Centre Sèvres, Facultés Jésuites (Parigi).
Ha curato La Questione Armena Vol. I, 1894-1896, Documenti dell’Archivio Segreto Vaticano (ASV); Vol. II, 1894-1896, Documenti dell’Archivio della Congregazione per le Chiese orientali (ACO); Vol. III, 1908-1925, Documenti dell’Archivio della Congregazione per le Chiese orientali (ACO); Vol. IV, V e VI 1908-1925, Documenti dell’Archivio Segreto Vaticano (ASV) & dell’Archivio Storico della Segreteria di Stato, Sezione per i Rapporti con gli Stati (SS.RR.SS. ). Edizioni Orientalia Christiana – Valore Italiano Lilamé, Roma 2013-2014-2015.
19-20 novembre 2015 | Università degli Studi “Roma Tre” Ricerche italiane sull’Asia centrale e sul Caucaso Convegno di studi – PROGRAMMA
9-11 novembre 2015 – Biblioteca Ambrosiana | Milano Convegno | Tradizione, memoria e modernità
6-15 novembre 2015 | ore 9,00 – 20,00 | Sala polifunzionale del Parco di Monte Claro | Cagliari
Novembre 2015 – Casa di Cristallo | Padova Calendario degli incontri
7 novembre 2015 | Casa Armena di Milano XIX Seminario Armenistico 2015
Ai soci e agli amici di Italiarmenia
Cari amici e associati, vi ricordiamo l’appuntamento di Martedì 29 Settembre a Padova, con la proiezione del Film “Mayrig”, che avrà luogo presso la – Sala Fronte del Porto – del Cinema Porto Astra, Via Santa Maria Assunta, 20 – Fermata Tram “Assunta”, orario 20,45.
Ingresso libero | ASSOCIAZIONE ITALIARMENIA LOCANDINA FILM MAYRIG 29.9.2015
DOMENICA 20 SETTEMBRE ORE 21.00 | Chiesa Parrocchiale | Piazza Santa Maria Nascente | FENEGRO’ (CO)
Concerto per Tromba e Organo | Mario Mariotti, tromba | Fabio Nava, organo
Programma di sala: G. Ligeti (1923-2006) – Die große Schildkröten-Fanfare vom Südchinesischen Meer (tromba sola) | B. Bettinelli (1913-2004) – da “Libere Varianti su temi di inni di S.Ambrogio”: II. Intende qui regis Israel* | A. Hovhaness (1911-2000) – Haroutiun (I. Aria II. Fugue) | M. E. Bossi (1861-1925) – Scherzo in sol minore op.49 n.2* | B. Bettinelli (1913-2004) – Duplum | P. Hindemith (1895-1963) – Zweite Sonate fur orgel* | V. Persichetti (1915-1987) – The Hollow Men | M. Reger (1873-1916) – Tokkata und Fuge op.59* | G. Deutschmann (1933) – Introduktion & Allegro
*brani per organo solo
COMUNICATO STAMPA: AMEN PROJECT AD APRILE 2016
A causa di insormontabili problemi tecnici e organizzativi, la produzione e gli enti interessati hanno deciso di rimandare la messa in scena di Amen Project all’Arena di Verona prevista per il 29 settembre 2015, all’aprile 2016. Per il rimborso dei biglietti già venduti, gli interessati possono rivolgersi alle prevendite dove è stato effettuato l’acquisto per la procedura di rimborso o conferma per nuova data che verrà comunicata a breve.
PRESS RELEASE ON POSTPONEMENT OF AMEN PROJECT UNTILL APRIL 2016
Due to insurmountable technical and organizational reasons, the production and the institutions concerned have decided to postpone the staging of Amen Project at Arena di Verona scheduled for September 29, 2015 to April 2016. We apologize for this inconvenience and are more than committed in the success of the concert in April 2016. For the reimbursement or the confirmation of the tickets already sold , interested parties should contact the pre-sales agencies. The new date will be communicated shortly.
Addetta stampa: Cecilia Leo – 333.9287849
FESTIVAL MITO: ARMENIA PROTAGONISTA NEL CENTENARIO DEL GENOCIDIO
Il coro della Chiesa armena di scena domenica 13 settembre, ore 21.30, al Teatro Out Off
Milano, 7 settembre – Nel centenario del genocidio del popolo armeno, MITO, rassegna musicale giunta alla nona edizione, apre le porte all’Armenia e alla sua cultura millenaria. Domenica 13 settembre, alle ore 21.30, al Teatro Out Off, di scena il coro della Chiesa Armena dei Santi Quaranta Martiri per un viaggio nella tradizione musicale liturgica del paese caucasico inserito nella sezione “Voci dello spirito” dedicata al suono nelle diverse culture religiose presenti a Milano. Il programma di sala prevede l’esecuzione dei più noti brani della Chiesa armena dal IV secolo ad oggi. Syuzanna Hakobyan, Ani Balian, mezzosoprano accompagnati al pianoforte da Ani Martirosyan e Rosy Anoush Svazlian accompagnata da al piano da Andrea Manzoni. Posto unico numerato 15 euro. Biglietti acquistabili sul sito www.mitosettembremusica.it.
Comunicato stampa
L’Orchestra Filarmonica della Scala per l’Armenia | Filarmonica della Scala | Daniel Harding direttore | Alessandro Taverna pianoforte | 1915 – 2015 Centennial of the Armenian Genocide
In occasione del centenario del Genocidio armeno, sabato 5 settembre l’Orchestra Filarmonica della Scala diretta da Daniel Harding sarà ospite dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma (Sala Sinopoli – ore 21.00) con un concerto speciale.
Un evento straordinario che rientra in un progetto di più ampio respiro dal titolo “With you Armenia” partito da Gerusalemme lo scorso marzo dove ha riscosso notevole successo. Oltre Roma, l’iniziativa include altre tappe molto importanti tra cui la Carnegie Hall di New York con Evgeny Kissin e Krzysztof Penderecki, a Londra con la Royal Philharmonic Orchestra e Pinchas Zukerman, a Bruxelles l’Orchestra Nazionale Belga e ultima prestigiosa tappa a Vienna al Musikverein. Finalità del progetto è proprio quella di sensibilizzare sul tema del genocidio armeno attraverso musicisti di fama mondiale, le cui parole attirano l’attenzione di milioni di persone e dei mass media.
Portavoce di questo gesto di sensibilizzazione per l’Italia è l’Orchestra Filarmonica della Scala con il pianoforte solista di Alessandro Taverna e sotto la direzione uno dei più interessanti giovani direttori del panorama internazionale, Daniel Harding. L’evento, al quale presenzierà il Ministro della Cultura della Repubblica d’Armenia Sig.ra Hasmik Poghosyan, è organizzato con la collaborazione di Emilia Romagna Festival e dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Harding dirigerà il Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra di Ludwig Van Beethoven nell’esecuzione di Alessandro Taverna giovane e già affermato pianista veneto, indicato dalla critica musicale internazionale “il successore naturale del suo grande connazionale Arturo Benedetti Michelangeli”. Eseguito con Beethoven al pianoforte il 5 aprile 1803 a Vienna (direttore J. von Seyfried), il Concerto n.3 in do minore op. 37 viene pubblicato l’anno dopo, incontrando un successo che ne ha fatto per tutto l’Ottocento il concerto pianistico beethoveniano più eseguito.
Completano il programma la Sinfonia n. 8 di Antonín Dvořák considerata, assieme alla Sinfonia n. 7 in Re minore e alla più nota Sinfonia n. 9 in Mi minore, il picco degli scritti sinfonici del compositore boemo e tra le sinfonie meglio riuscite del XIX secolo; e “Waltz” di Aram Khachaturian, compositore russo di origine armena, conosciuto dal grande pubblico soprattutto per la “Danza delle spade”, ma autore anche di vari brani classici utilizzati talvolta nelle colonne sonore di alcuni film per la loro comunicativa immediata e passionale. Accordi fragorosi al limite della dissonanza e tocchi più lievi si susseguono in questo pezzo, primo di cinque movimenti della Masquerade Suite composta da Khachaturian per alcune musiche di scena.
Nel 1915 il mondo, già travolto dalle devastazioni della prima guerra mondiale nel cuore dell’Europa, veniva scosso da un’altra terribile tragedia, che ha visto oltre un milione di armeni sterminati all’interno del secolare e rinfocolato conflitto con lo stato turco espansionista. Differenze etniche, religiose e politiche determinarono una serie di tragici episodi che si protrassero per alcuni anni, determinando alla fine un numero di morti tra gli armeni davvero agghiacciante. Quanto accadde è tutt’ora oggetto di dibattiti e tensioni, nella ricerca di una verità condivisa che la storia possa far propria. Le recenti parole del Pontefice hanno rimesso la questione armena, proprio in occasione del Centenario del Genocidio, di nuovo al centro dell’attenzione mondiale. Di certo, oltre a morire centinaia di migliaia di persone, nuclei interi sono stati cancellati dalla faccia della terra, e migliaia di scampati alla terribile strage sono emigrati, cercando asilo in ogni angolo del mondo. Dal 1991 l’Armenia è di nuovo uno stato sovrano anche se il suo simbolo, il monte Ararat, si trova in territorio turco. Gli armeni stanno comunque ricostruendo una nazione, obiettivo che per decenni era rimasto un sogno, un “Armenian dream”, appunto. Ritenendo che la cultura e l’arte possano essere la base per una convivenza pacifica, il piccolo tassello che questo progetto musicale rappresenta, vuole esser parte di un più ampio disegno che regali finalmente la pace all’uomo, non solo in quelle terre, superando le antiche divisioni fra i popoli, che hanno tutti diritto di vivere sulla loro terra con dignità e nella prosperità. Questo nuovo lavoro, prodotto per il Mittelfest 2015, vede l’incontro dello straordinario cantante e percussionista armeno Arto Tunçboyacıyan – attivo nel campo del folk e del jazz, celebre per aver collaborato con Chet Baker, Al Di Meola, Joe Zawinul, ed aver diretto l’Armenian Navy Band – con il pianista e compositore friulano Claudio Cojaniz, partito dalla musica contemporanea ma da trent’anni ai vertici del jazz italiano. Il progetto vedrà all’opera una nuova edizione della N.I.O.N. Orchestra, che si avvarrà in questo caso della prestigiosa presenza del violinista rumeno Alexander Balanescu, strumentista virtuoso (ha suonato nel Quartetto Arditti ed ha fondato il Balanescu Quartet) e poliedrico, che ha frequentato sia il rock (David Byrne, John Lurie) che il jazz (John Surman, Carla Bley), diventando noto al grande pubblico soprattutto come solista dell’ensemble di Michael Nyman. Questa produzione di Euritmica per il MittelFest 2015 debutterà il 25 luglio a Cividale e giungerà il giorno successivo a Venezia in versione cameristica, senza la batteria e le tastiere elettriche. Il settetto diventerà quindi per l’occasione sestetto, valorizzando l’acustica naturale del Teatrino di Palazzo Grassi.
prossimi concerti della rassegna: ottobre 2015, Tigran & The Yerevan State Chamber Choir, “Luys i Luso” novembre 2015, Daniele Di Bonaventura & The Vertere String Quartet, “Sine nomine” | Venezia, date e luoghi da stabilire
LA FONDAZIONE CENTRO STUDI TIZIANO E CADORE RICORDA TRA I PROSSIMI APPUNTAMENTI DELL’ESTATE TIZIANESCA 2015
MARTEDI’ 14 LUGLIO 2015 – ORE 18.00
Adriano Alpago Novello e la Siria | con Manuela Da Cortà e Mohamad Ghaleb Ghanem
MAGNIFICA COMUNITA’ DI CADORE- PIEVE DI CADORE
9 luglio 2015 | Venezia Teatro La Fenice – ore 11.00 e ore 15.00
Su richiesta del M° Claudio Ambrosini, compositore, direttore e fondatore dell’Ex-Novo Ensemble, tre compositori armeni dell’ultima generazione partecipano grazie alla collaborazione del Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena di Venezia, alla Maratona Contemporanea che vede quaranta compositori selezionati provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo. Le opere sono state commissionate dal Teatro La Fenice per il festival estivo “Lo Spirito della Musica” di cui una giornata è dedicata ogni anno alla musica contemporanea. Quest’anno il tema scelto è stato il dialogo fra le culture ed è dedicato alla novantesima della nascita di Luciano Berio. I tre compositori armeni sono Artur Avanesov, Michel Petrossian e Vache Sharafyan.
4 luglio 2015, h. 21.00 – Palco Expo Centre – Milano
Nell’ambito della rassegna L’altra metà della Terra (Women’s Weeks, 29 giugno – 10 luglio 2015) e all’interno delle attività di Milano Expo Milano 2015, Sonya Orfalian parteciperà con un suo racconto alla Maratona di lettura Novel of the World. L’evento – in collaborazione con il Circolo dei Lettori di Torino e IO Donna – intende celebrare la pubblicazione del volume collettivo Il romanzo del mondo a cura della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori.
Concerto con una composizione di musica sacra dedicata alle varie tradizioni cristiane con due brani ispirati alla tradizione armena, cantati in lingua originale. La Sinfonia Eucaristica Voci per un canto universale per soli, flauto, coro e orchestra d’archi di P. Armando Pierucci ofm | La Sinfonia Eucaristica, composta da P. Armando Pierucci ofm al Magnificat di Gerusalemme, straordinaria terra di incroci di lingue culture e tradizioni, è una composizione sinfonico-corale costituita da dodici melodie sacre, proprie delle diverse confessioni cristiane. Cantico complesso e mirabile, riunisce liturgie dei primi secoli cristiani esaltando il carattere profondamente sinfonico delle Scritture. La novità dell’esecuzione torinese sta nel fatto che avviene nel contesto della Ostensione della S. Sindone e del Bicentenario della nascita di S. Giovanni Bosco ad opera di giovani e giovanissimi di diverse appartenenze.
Corso di duduk 06-2015 | Duduk Workshop 06-2015
Comuncato stampa_SettimaneMusicaliVicenza_La serata dedicata all’Armenia
8 giugno 2015
Venezia | Casa del Cinema, ore 17 | Presentazione del libro di Paola Mildonian | “Sayat-Nova – Canzoniere armeno” | con la proiezione a seguire del film di Sergej Paradjanov sul grande trovatore caucasico.
Sarà presentato giovedì 28 maggio – presso la sede della Società Dante Alighieri, (Palazzo Firenze, P.zza Firenze, 27 – Roma) alle 18:00 – il libro di Andrea Riccardi La strage dei cristiani. Mardin, gli armeni e la fine di un mondo (Laterza, 2015).
Dopo le presentazioni in Italia e all’estero, il volume fa nuovamente tappa a Roma, presso la sede della Società di cui il prof. Riccardi è stato eletto Presidente lo scorso 22 marzo.
All’incontro interverranno, oltre all’autore, Marco Damilano, Anna Foa, Umberto Gentiloni e Marco Impagliazzo. Coordina Alessandro Masi.
Scheda libro | Mardin è una delle tante città dell’impero ottomano dove, durante la prima guerra mondiale, si è consumata la strage degli armeni e dei cristiani. Una violenza che ha segnato in profondità quelle regioni e che non è cessata: sono passati cento anni e la persecuzione in Medio Oriente continua. Anche oggi, a pochi chilometri da Mardin, oltre la frontiera turca, in Siria e in Iraq, si combatte con una crudeltà senza misura. Di nuovo, come allora, si assiste a deportazioni, massacri, sgozzamenti, rapimenti, vendita di donne e di bambini. Molti si chiedono: da dove viene tanta ferocia? Dal profondo di una religione, l’islam, o da una storia di convivenza difficile? Oggi, come ieri, si consuma una pagina della ‘morte’ dei cristiani d’Oriente.
In La strage dei cristiani. Mardin, gli armeni e la fine di un mondo Andrea Riccardi, attraverso una ricca documentazione, ricostruisce per la prima volta quei fatti drammatici di cento anni fa: la razzia dei beni, le uccisioni indiscriminate, le deportazioni delle donne, le separazioni delle madri dai figli. È la storia, sinora taciuta o ignorata, della disgregazione di un tessuto umano e culturale antichissimo. Non solo gli armeni, ma anche i siriaci, i caldei, gli assiri, furono vittime due volte: la prima volta dei massacri, la seconda del silenzio imposto per decenni, sino a pochi anni fa, dalla Turchia sui fatti accaduti.
Venerdì 22 maggio | ore 21.00 | Padova presso la Sala Livio Paladin di Palazzo Moroni, (Municipio – Via VIII Febbraio)
Presentazione del libro “Siria perché” – lettere da Damasco dell’Ambasciatrice Laura Mirachian; intervengono l’Autrice Laura Mirachian e Antonia Arslan.
Venerdì 22 maggio | ore 10.30 | Venezia nella bellissima cornice di Villa Hériot alla Giudecca, vi segnaliamo l’iniziativa “Verso il Giardino dei Giusti”
Mercoledi 20 Maggio 2015 – ore 13
SCUOLA DI PSICOLOGIA E SCIENZE DELLA FORMAZIONE VICEPRESIDENZA DI BOLOGNA Corso di Antropologia dei processi migratori ALMA MATER STUDIORUM – UNIVERSITA’ DI BOLOGNA
In occasione della pubblicazione del volume Presenza armena in Italia (1915-2000) | Guerini, Milano, 2014 L’autore Agop Manoukian discuterà la sua ricerca con Bruno Riccio (docente di Antropologia dei processi migratori presso l’Università di Bologna) e Anna Sirinian (docente di Cultura e lingua armena presso l’Università di Bologna) | Aula 1 – via Zamboni 32
L’Arcivescovo di Istanbul P. BOGHOS LEVON ZEKIYAN a Verona dal 16 al 17 maggio per dare il “la” alla IV edizione del Festival Bibilico
DOMENICA 3 maggio alle ore 11:00 | presso la LIBRERIA FELTRINELLI, Via San Francesco 7, Padova
SABATO 9 maggio alle ore 17:30 | presso la LIBRERIA IBS+-LIBRACCIO, Via Altinate 63, Padova.
ANTONIA ARSLAN
presenterà il suo nuovo romanzo Il rumore delle perle di legno | Rizzoli, Milano 2015
Invito alla presentazione del volume LIBRO PER PIETRO | di Herman Vahramian | Edizioni Medusa
martedì 28 aprile 2015 – ore 18,00 | Biblioteca Sormani, Sala del Grechetto | Via Francesco Sforza 7 Milano
Intervengono: Antonia Arslan, scrittrice | Marco Belpoliti, critico | Agopik Manoukian, presidente del Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena | Roberto Righetto, giornalista di «Avvenire»
Herman Vahramian – Libro per Pietro
20 aprile 2015 | Casa Armena – Milano
COMUNICATO STAMPA | Il Progetto Di Formazione al Restauro in Armenia vince un Europa Nostra Award 2015
Dal 16 aprile al 16 ottobre 2015 – Varie iniziative dell’Associazione Suoni e Pause diretta dalla pianista e compositore Irma Toudjian Le Salon de Musique – La Marche dans le désert
24 marzo 2015
12 Aprile 2015 – ore 20.00
Concerto dell’Orchestra Filarmonica della Fenice in occasione del Centenario del Genocidio Armeno | Con musiche di Aram Khatchaturian, una prima italiana di Tigran Mansurian (presente in sala) e Ludwig Van Beethoven | Protagonisti: il violoncellista Mario Brunello e Susanna Mälkki alla direzione d’orchestra.
L’iniziativa, accolta e organizzata dalla Fondazione Teatro La Fenice, è stata promossa dal Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena di Venezia con il patrocinio delle istituzioni statali armene, dell’Ambasciata della Repubblica d’Armenia e dell’Unione degli Armeni d’Italia.
L’appuntamento è stato ideato e concordato tra le parti molto tempo prima dell’annuncio della solenne messa che sarà celebrata nella Basilica di San Pietro dal Santo Padre, in commemorazione delle vittime del Genocidio armeno. Una data che si sovrappone e vedrà molti membri della comunità armena d’Italia recarsi in Vaticano e che non saranno in grado di raggiungere Venezia per questa occasione eccezionale.
Per l’acquisto dei biglietti visitare il sito web del Teatro La Fenice
15 marzo 2015 IX Giornata di Studi Armeni e Caucasici | 19 marzo | Venezia
8 marzo 2015
Incontro con Laura Efrikian promosso dall’Associazione della Comunità Armena di Roma e del Lazio:
La storia, ricca di aneddoti inediti ed esilaranti della “coppia per eccellenza”, Gianni Morandi e Laura Efrikian, che ha fatto sognare generazioni di giovani e non solo. La storia personale di Laura, della scoperta della sua “armenità” e del suo attuale impegno per l’Africa. Un libro e un album di fotografie di leggere e sfogliare d’un fiato.
4 marzo 2015
2 marzo 2015
24 febbraio 2015
21 marzo 2015 a Castello di Rivoli, ore 21
SUONI E PAROLE DALL’ARARAT Quartetto d’archi “Nor Arax”, con la partecipazione di Levon Minassian (duduk), Jean-Pierre Nergararian (kamantcha) e Cristina Palermo (voce recitante)
16 febbraio 2015
Presentazione del libro “Presenza Armena in Italia: 1915-2000″ di Agop Manoukian, all’Istituto per l’Oriente C.A. Nallino di Roma, venerdì 6 marzo, 2015 – ore 17.00
Seminario sull’Arte Armena a Ca’ Foscari – Venezia | febbraio-aprile 2015
12 febbraio 2015 Locandina-invito in pdf
3 febbraio 2015
Presentazione del libro “Presenza Armena in Italia | 1915-2000″ di Agop Manoukian, a Parma, giovedì 12 febbraio alle ore 18 presso la Libreria Feltrinelli, via Farini 17. L’iniziativa è stata promossa e a noi comunicata dalla nostra associata, prof.ssa Gabriella Uluhogian, che ringraziamo.
Segreteria Unione degli Armeni d’Italia
19 gennaio 2015
Locandina presentazione del libro “Presenza Armena in Italia | 1915-2000″ di Agop Manoukian, all’Ateneo Veneto – Venezia | 30 gennaio 2015, ore 17.30
[ Vedi l’articolo sull’iniziativa con immagini di Giuseppe Munarini, in fondo alla pagina ]
Comunicato stampa Ateneo Veneto – CSDCA
Presentazione del libro Presenza Armena in Italia, 1915-2000 di Agop Manoukian, Ed Guerini e Associati, Milano 2014.
Venerdì 30 gennaio presso la “Sala Tommaseo” dell’Ateneo Veneto di Scienze, Lettere ed Arti in Venezia, alle 17.30 è stato presentato il libro Presenza Armena in Italia 1915-2000 di Agop Manoukian. La sala dell’Ateneo era gremita di studiosi ed amici armeni ed italiani convenuti non solamente dalla Città di San Marco.
La Casa Editrice milanese che, come si sa, ha ed ha avuto il merito di pubblicare numerose opere concernenti la storia, la cultura, ancora una volta ha dimostrato la sua sensibilità per il mondo armeno.
La presentazione del libro è stata possibile grazie al Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena, all’Ateneo Veneto, all’Assessorato alle attività culturali del Comune di Venezia ed ha avuto il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica d’Armenia e dell’Unione degli Armeni d’Italia.
Tra i relatori segnalo la presenza del noto editorialista ed ex vice direttore de “il Gazzettino” Edoardo Pittalis, del Direttore delle Attività Culturali del Comune Roberto Ellero, mentre il terzo relatore, Michele Gottardi, direttore della rivista “Ateneo Veneto”, era assente per impegni accademici imprevisti. Sua Eccellenza Sargis Ghazaryan, Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Repubblica d’Armenia in Italia era pure presente ed ha rivolto in un fluente italiano il suo saluto.
L’Autore è armeno da parte di padre, oriundo dalla Cilicia, salvatosi dal Genocidio, italiano da parte di madre. Egli è nato a Como ed ha una formazione di economista, ma si è occupato anche, nei suoi studi, di sociologia. È socio fondatore e Presidente del Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena – Oemme Edizioni ed ha studiato anche la storia di comunità e di gruppi familiari armeni. Anche grazie a questi studi è nato il suo libro. Agop Manoukian ha anche manifestato la sua alacrità impegnandosi nella Comunità armena, sino a diventare Presidente dell’Unione degli Armeni e poi Presidente Onorario.
Il Presidente dell’Ateneo Veneto, prof. Guido Zucconi ha espresso parole di saluto e di soddisfazione per l’importante manifestazione che si svolge nel centenario del Genocidio. Minas Lourian, direttore del Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena, promotore e coordinatore dell’iniziativa, ha ringraziato i relatori, i presenti ed in modo particolare l’Ambasciatore che, nonostante i numerosissimi impegni, ha voluto essere presente all’iniziativa, concedendo il Patrocinio dell’Ambasciata.
Il dottor Roberto Ellero è una vecchia conoscenza del mondo armeno-veneziano, sensibile alla cultura ed alla voce dell’Armenia e della Diaspora. Va ricordata, infatti, la rassegna cinematografica del 1983 che aveva portato le immagini di registi della Madre Patria e della Diaspora con una serie di film di fondamentale importanza per il messaggio e le tematiche esposte, oltre a numerose altre iniziative e retrospettive di famosi registi armeni promossi in collaborazione con il Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena.
S.E. l’Ambasciatore rappresentante la Repubblica d’Armenia non solo in Italia, ma anche in Portogallo, Slovenia, Croazia e Malta, ha salutato i presenti, esprimendo nel contempo la sua gratitudine ai Padri Armeni, essendo stato un allievo del loro Collegio Armeno “Moorat-Raphael”. Egli ha sottolineato i rapporti tra gli Armeni e l’Italia in generale, nonché Venezia in particolare, tratteggiando con poche, ma efficaci pennellate, la presenza armena nell’Impero romano, poi nel Medioevo, soprattutto con il regno di Cilicia. Si andò così creando una rete di commerci, ma anche una circolazione di cultura tra l’Armenia e l’Occidente, rafforzata dalla presenza dei Mechitaristi che avevano ed hanno come scopo quello ci far conoscere la cultura armena all’Occidente e la cultura occidentale agli Armeni. Grazie a loro nacque il Risorgimento armeno o se vogliamo quel Rinascimento religioso, culturale e letterario che rafforzò negli Armeni il senso di appartenenza, il desiderio di riforme, pagato con il Genocidio, ma anche con l’effimera repubblica d’Armenia.
Il dottor Edoardo Pittalis ha ricordato che la stampa italiana non aveva mai affatto trascurato il Genocidio, infatti numerosi articoli erano apparsi sui giornali anche locali come “Il Gazzettino” e sulle riviste italiane quali “La Domenica del Corriere” che ebbe una copertina del celebre Achille Beltrame (1871-1945). grazie al quale i fatti del mondo entravano nelle case anche più remote. Del Genocidio non s’era taciuto anche perché l’Italia era passata dalla Triplice Alleanza alla Triplice Intesa, quindi, la Turchia, schierata con gli imperi Centrali era divenuta sua nemica. Con l’andare del tempo, si seppe sempre più degli Armeni che giunti in Italia come orfani – a questo proposito vanno ricordati gli aiuti del Vaticano che accolse giovani fanciulle a Castel Gandolfo, poi aiutate a Torino dalle Suore Armene.
Inoltre, va rilevato che molti armeni si inserirono nel tessuto italiano, alcuni schierandosi politicamente anche su fronti opposti, come i partigiani o i soldati della Folgore. Fu grazie anche al film di Henri Verneuil “Mayrig” con Omar Sharif e Claudia Cardinale, che il pubblico di media levatura è venuto a conoscenza della catastrofe armena. A questo si deve aggiungere il successo di “La Masseria delle Allodole” della Prof.ssa Antonia Arslan, padovana di origine armena che fa conoscere nel suo libro, scritto in un italiano ricco, fluente ed avvincente, le amare vicende che, da noi in Italia, avevano fatto sentire la loro eco.
Il libro del dottor Agop Manoukian che consta di 381 pagine ed è diviso in 18 capitoli e consta di una cronologia e di un apparato di appendice, come ha rilevato lo stesso autore che si sofferma sulla presenza armena in Italia, presentando la storia da diverse angolature. Nella narrazione si cerca di scoprire una traiettoria, di operare un paziente lavoro di ricucitura. Gli Armeni stessi non conoscevano certi fatti, in parte serbate negli archivi familiari. L’esposizione di Manoukian è stata integrata dalla proiezione di immagini che presentavano edifici, quali quello di Asolo, in Provincia di Treviso, oppure significative raffigurazioni in cartoline che volevano far conoscere l’architettura, scrittori, condottieri o personaggi. Non mancarono le edizioni a stampa di storie, testi allegorici oppure romanzi quali quello di Hrant Nazariantz (1886-1962) che pubblicò per i tipi dell’Edizione Laterza di Bari, saggi e poesie, come quello dell’infelice poeta Bedros Turian (1851-1872), spentosi a soli vent’anni.
Si trovano nel libro i ricordi delle azioni di rappresentanza e solidarietà fatti dagli Armeni per i prigionieri italiani, che eroicamente avevano combattuto nel Primo Conflitto Mondiale. Se non possiamo aiutare i nostri fratelli, sembravano dire questi patrioti armeni, aiutiamo almeno coloro che si sono battuti al fronte. Gli Armeni volevano così dimostrare la solidarietà nei riguardi degli Italiani, atteso che da questi erano stati aiutati. L’autore non dimentica di ricordare anche gli studiosi italiani che hanno contribuito a lumeggiare molti aspetti culturali della vita e della cultura armena.
Il libro che sarà presentato più avanti anche per i nostri lettori con una recensione, senza ricorrere alla retorica o all’agiografia, ricostruisce molti aspetti storici e ci permette di ricostruire la memoria nelle sue più importanti sequenze.
Numerosi ed interessanti sono stati, da ultimo, gli interventi del pubblico e sarebbero senz’altro continuati se l’ora ormai non fosse inoltrata.
Giuseppe Munarini